Cimitero allegro di Sapanta - Cimitirul Vesel Sapanta

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Il cimitero di Sapanta (pron Sapinza) è un posto magico.Siamo stati qui, io e Mariacristina, nel 2013. E’ situato al nord della Romania, nella regione del Maramures, regione ancora estremamente rurale, dove continuano le antiche tradizioni.

Qui filano la lana a mano e fanno tappeti con la lana grezza, colorandoli con colori naturali per poi lavarli dentro il fiume.

Le case sono quasi tutte in legno e le chiese, sempre in legno, arrivano ad una altezza paragonabile alla nostra torre Bissara (a Sapanta 75 metri).


Il cimitero, decantato anche da poeti come Roland Barthes in un elogio al testo, nasce da una idea del custode, becchino, falegname insomma tuttofare del cimitero, che per accompagnare i suoi concittadini nell’ultimo viaggio, li volle onorare con una croce blu’, colore della speranza di vita futura, in quanto dal momento della morte terrena inizia la vera vita, un quadretto dipinto e scolpito e un epitaffio che ricordasse la loro vita o la causa della loro morte.


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La confidenza con i morti ha portato a epitaffi buffi, a volte piccole delicate burle, o resoconti tristi della vita condotta da chi partiva. Perdere ore in mezzo a quelle opere d’arte naif è normale, peccato doverci far tradurre alla sera alcune inscrizioni.


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Non abbiamo capito tutto, forse pochissimo, ma abbiamo ugualmente sentito l’appartenenza a quelle vite, il calore di questa dipartita e non la freddezza dei luoghi dove facciamo riposare i nostri cari.



Vi invito anche a visitare il secondo cimitero di Sapanta,(questo non è stato citato da Alberto Angela) che per me è il più vero. Si trova un po' fuori del paese proseguendo oltre il cimitero "turistico", su una piccola collina che domina il paese. Qui gli abitanti del paese preferiscono farsi seppellire per stare tranquilli dopo il trapasso. Infatti il cimitero sta diventando sempre più attrazione turistica e la confusione in certi periodi dell'anno può disturbare chi ha desiderato la tranquillità.






Il creatore del cimitero è stato Stan Ioan Patras e la tradizione è continuata dal suo allievo Dimitru Pop che si vede nel servizio di Alberto Angela.

La tomba più celebre è sicuramente quella di Dumitru Holdis (sue miniature in legno vengono persino vendute come souvenir!).

«La grappa è un veleno puro / che porta pianto e tormento / Anche a me li ha portati / La morte mi ha messo sotto i piedi.Coloro che amano la buona grappa / Come me patiranno / Perché io la grappa ho amato / Con lei in mano sono morto.(Qui giace Dumitru Holdis, vissuto 45 anni, morto di morte forzata nel 1958)»

Noi ne abbiamo notata una in particolare in cui era scritto: Qui giace mia suocera.... donna buonissima e grande lavoratrice, brava nonna (e un sacco di altri elogi). In fondo un post scrittum: Al viandante che qui passasse faccia piano che non si svegli!

il veterinario

Minatore




L'esponente del partito

Una visita a Sapanta e al suo cimitero, fa capire meglio l'anima del popolo rumeno, delle sue tradizioni e della sua cultura. Come quando si va a visitare le catacombe di Roma , o il cimitero ebraico di Praga, o qualsiasi altra tomba in giro per il pianeta, anche venire qui serve a capire l'anima di un popolo attraverso il rapporto con la morte e l'aldilà. Naturalmente, alcune lapidi sono sparite, anche qui il mercato dell'arte clandestino comincia a dare un significativo valore a queste opere.

Una galleria di foto delle sculture di Ioan Patras e del suo allievo Dimitru Pop. https://photos.app.goo.gl/kS6w9CX33aoXDyTK8

Aggiunta del cimitero sulla collina



Ad esempio, una dedica alla suocera: Sotto questa pesante croce Riposa pacificamente mia suocera. Tre giorni se vivevi ancora io ero sottoterra e stavi leggendo (l'epigrafe) Tu che passi di qua Cerca di non svegliarla. Che se torna a casa mi rimprovera ancora. Tu che leggi Che non succeda anche a te come me. Buona suocera ritrovatevi e vivete insieme in armonia. O per questo vivace vecchio: qui mi riposo Braicu Toader è il mio nome. Come nel mondo ho vissuto Molte cose mi sono piaciute molto. Tanto bere quanto vivere bene e avere donne al mio fianco. Bella era la vita per me Finché potevo baciare. Ma quando sono diventato vecchio, tutti mi hanno rifiutato. La vita che ho lasciato a 73 anni.

Solo alcuni esempi di confidenza con la morte che si possono leggere su queste lapidi, ovviamente devi tradurre dal rumeno, ma il traduttore di Goggle si occupa di questo.


Photo 2. la tomba più suggestiva, anche quella che esce dai canoni di tutte le altre, con tanti nomi, forse una tomba di famiglia.


Photo 3. Il ricordo di una donna che filava, morta senza figli vivi, ne aveva uno che morì molto piccolo.


Photo 4. Qui non tutte le tombe vengono curate e regolarmente restaurate. Molte sono abbandonate al loro destino e il tempo consuma i colori e il legno. Anche questa è poesia!


 

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