Budapest: L'isola Margherita e Buda


Nel settembre del 2015 siamo stati a Budapest. Arriviamo verso sera giusto in tempo per rimanere bloccati in mezzo al traffico per la partita di calcio Ungheria-Romania. Anche se le tifoserie non sono certamente amiche per i trascorsi politici, tutto fila liscio lungo la strada.













Arriviamo al Novotel, in riva al Danubio e quando saliamo nella nostra stanza, rimaniamo completamente estasiati. Dalle nostre finestre uno spettacolo, dominiamo, esattamente stando al centro, il Palazzo del Parlamento tutto illuminato. che si riflette sulle acque del fiume.

Via vai di battelli e di navi da crociera sul fiume in quanto il porto turistico era proprio sotto di noi.







Alla mattina, allora ce la facevo ancora, sveglia prima dell'alba e corsa per le strade di Budapest. Era la mia conquista amorosa verso una città dove arrivavo per la prima volta. Da quella corsa dipendeva molto se una città mi entrava nell'anima o meno. La città era già in pieno fermento, e per correre ha un posto eccezionale. Arrivai fino al Ponte Margherita e qui ci si immette in un parco splendido sia per passarci una giornata di svago o anche solo per correre.









L'isola Margherita ha una pista che la costeggia in tartan con una larga corsia per una lunghezza di circa 5,5 km, come correre sul velluto. Naturalmente su questa isola c'è uno zoo, scoiattoli che vengono sulle mani a mangiare, attrazioni e piscine, resort e zone dedicate per praticare vari tipi di sport.





Inoltre un giardino con rose di tutti i tipi e colori. Una fontana, al centro di un altro grande spazio, che zampilla a tempo di musica e tutto intorno , pur essendocene molti , un posto a sedere è veramente faticoso da trovare. Anche monumenti antichi, una torre con una terrazza ristorante, ed un anfiteatro per i maggiori spettacoli.


(Clicca qui sotto per vedere il video della fontana)[youtube https://www.youtube.com/watch?v=DxmWL9BzFbs&w=560&h=315]



Lasciata l'isola, finisco di attraversare il ponte dirigendomi verso Pest, ho costeggiato il Palazzo del Parlamento, nell'altra sponda dirimpetto al nostro hotel, per poi ripassare il fiume attraverso il Ponte delle Catene, uno dei più famosi ponti di Budapest, ritornando così a Buda e completare il giro fino all'hotel con oltre 10 km, una bella prima volta con Budapest.







Giornata dedicata a Buda e alle sue bellezze.









Saliamo la collina di Buda con funicolare e con breve passeggiata raggiungiamo la piazza della Chiesa di Mattia.









Mattia non è altro che il re Mattia Corvino di cui vi ho parlato nel precedente post sul Castello di Hunedoara e che qui si sposò due volte. Come detto, appunto, è considerato un eroe nazionale e persona giusta.









Questa chiesa è il cuore del paese e questo ruolo è stato preservato nel corso della storia. In questo tempio, ai piedi di Maria, giace tutta la storia ungherese, con tutta la sua luce e il suo buio, la sua gioia e la sua tristezza, le virtù e le afflizioni, la musica o il frastuono.

















Le prime notizie della costruzione sono del 1200 ma, nella tradizione la si fa risalire all'anno 1000. Vari interventi di costruzione e di distruzione, trasformata in moschea durante l'occupazione ottomana e poi, verso la fine del 1800, la ricostruzione nello stile tardo gotico nel tentativo, a nostro avviso riuscito, di recuperare l'originale bellezza. Naturalmente ha dovuto subire le ferite della Seconda guerra Mondiale e di varie incurie. Oggi è uno splendore, e vi siamo entrati con rispetto per tutta la storia contenuta al suo interno. Anche Francesco Giuseppe e Sissi furono incoronati in questa Chiesa!









Come una grandiosa recinzione a valle della Chiesa, si trova il Bastione dei Pescatori, costruito a fine ottocento dal medesimo architetto, Schulek, che restaurò la Chiesa di Mattia e successivamente dal figlio che la riparò dai danni della Seconda Guerra Mondiale. Fa un po' strano questo tipo di architettura neogotica, influenzata anche da elementi orientali, ad un italiano, però il suo effetto scenografico con il suo candore abbagliante è indiscutibile.









Le sue sette torri rappresentano le sette tribù magiare che si insediarono nel bacino dei Carpazi nell'896.









Il bastione prende il nome dalla corporazione dei pescatori che era stata incaricata di difendere questo tratto di mura della città durante il Medioevo.













Calca di turisti e spettacoli tradizionali con birra e wurstel sulle piazze.






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