Camargue: il giro degli stagni in bicicletta

Siamo partiti da Cassis per andare verso la Camargue e abbiamo oltrepassato il Rodano in traghetto arrivando così all'interno della Camargue.

Abbiamo mangiato a Les Salicornes, locale caratteristico che già conoscevamo dall'anno precedente, e qui abbiamo parcheggiato l'auto, essendoci un ampio parcheggio.

Sfidando l'abbiocco e il caldo pomeridiano, scarichiamo le bici e cominciamo a pedalare sulla D37 verso Saintes Maries de la mer.

Abbiamo seguito la strada principale per un decina di km, fino ad addentrarci nelle proprietà Paul Ricard (una delle tante qui), con una grandissima fattoria, comprensiva anche di una arena per corride e altri spettacoli con i cavalli, maneggi e anche un trenino su rotaie che porta i turisti in un percorso in Camargue.

Qui abbandoniamo la strada asfaltata e, costeggiando la proprietà recintata, ammirando paesaggi e animali al di fuori dai disturbi causati dalla civiltà automobilistica.

Dopo circa 28 km, si giunge a Saintes Maries de la mer, il paese dei gitani, delle corride, delle grandi fiestas. Si vede subito che è un paese con un'anima diversa, più colore, più tradizioni. Ci fermiamo per una bibita, fa caldo!

Ci dirigiamo verso est sulle spiagge grandiose, da prima in ghiaino e ciotola, e poi distese immense di sabbia. Il tratturo passa a cavallo tra la spiaggia e le distese di barene che a volte vengono allagate e presentano delle colorazioni di verde e rossastro incredibile. Qui è là si intravvedono macchie o strisce bianchissime di sale lasciato dall'acqua quando evapora, praticamente delle saline naturali.

Si incrociano cavalli, tori, fenicotteri, e altri tipi di uccelli soprattutto in corrispondenza del faro di Gacholle.

Arriviamo a completare i nostri 65 km di periplo dello stagno di Vaccares un po' dopo il tramonto, tra voli di fenicotteri sullo sfondo di un cielo rosato come le loro ali.


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