Lai da Rims: un concerto in alta montagna

Anche quest'anno Ferragosto a Slingia, in Val Venosta, nel bellissimo hotel di Helga ed Helmut.

Una delle escursioni che più ci piace è quella del Lai da Rims, sotto l'Umbrail, la parte svizzera dello Stelvio.

Ecco cosa ci ha riservato due anni fa.

Il giorno di Ferragosto, siamo arrivati in escursione al magnifico Lai da Rims, dopo 900 m. di dislivello, come premio, un concerto spontaneo alle montagne da un duo di signori svizzeri con i loro Corni delle Alpi. Siamo forse una decina di spettatori in tutto a gustarci questo magico momento. La bellezza del luogo può essere paragonata, a mio avviso, solo al lago di Antermoia nel Catinaccio, ma con un isolamento e una tranquillità che non hanno eguali!



Descrizione del percorso: Oltrepassiamo il confine a Tubre proseguendo in Val Mustair. Passiamo a fianco del bel Monastero di san Giovanni, Patrimonio dell'Umanità Unesco, con affreschi di età carolingia (IX secolo). Superato il paese di Valchava, a 7,5 km dal confine, sulla sinistra la strada forestale, non percorribile da automezzi privati non autorizzati, che ci porterà verso il sentiero per il lai da Rims. E' una strada piacevolissima, da percorrere sia a piedi che in bici, costellata di opere d'arte di artisti locali, in legno, ferro o con materiali di recupero.

5 km di salita fino alla deviazione, sulla sinistra di un tornante, per il sentiero che porta al Lai da Rims. Il sentiero sale con sullo sfondo cascate che scendono dallo zoccolo roccioso che sostiene il lago.

Ogni tanto si incrociano temerari ciclisti svizzeri in mountain bike, scendere per il sentiero. La provenienza forse passo Stelvio, oppure un qualche altro percorso. Infatti, se al tornante avessimo proseguito per la strada, avremmo raggiunto, dopo 14 km un passo di confine con l'Italia e da qui, giù al laghi di Cancano, sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia 2020, e da qui giù a Bormio.

Dopo le ultime svolte, si supera lo zoccolo di roccia e ci si affaccia sul circo glaciale dell'Umbrail il cui fondo è riempito dalle acque del Lai da Rims.

Acque fredde che non scoraggiano genti del nord, con madri diverse da quelle mediterranee, al tuffarsi completamente nudi dentro le sue acque.

Marmotte e stelle alpine fanno da contorno al lago. Si può fare tranquillamente il giro di tutto il lago, facendo solo attenzione a non bagnarsi in qualche punto con un po' di palude. C'è anche la possibilità di servirsi dei mezzi pubblici che partono da Valchava e arrivano su di un piazzale 500 metri prima del tornante dove si prende il sentiero. (poche corse, informarsi)


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