Slingia/Schlinig


Questo paesino è la meta da tanti anni della nostra settimana di Ferragosto, da passare assieme agli amici di sempre. La prima volta è stato nel 1990, con mio figlio Michele appena nato, e mia figlia Martina che aveva 5 anni.



Ricordo passeggiate di quell'anno come fossero state fatte ieri: la salita al Monte Rodes, la cui croce domina Slingia, per la via direttissima, nessun sentiero, dritto per dritto, con la bravissima Alice arrivata fino in cima.


Sempre fuori sentiero, alla scoperta con Carlo di un vallone del quale le marmotte erano incontrastate padrone ma, dovevano ben guardarsi da un'aquila che, volteggiò anche sopra le nostre teste, curiosa di vedere chi erano questi baldi giovanotti che osavano tanto.

Per la prima volta verso la cascata e il rifugio Sesvenna, dal Watles fino al Rifugio Sesvenna, con i bambini di 4 e 5 anni fare da apripista, e io dietro loro, un po' impaurito di doverli accompagnare in passaggi che, anche qualche grande avrebbe volentieri evitato. Il premio di vedere un ermellino che attraversava il sentiero per recuperare la tana, chissà se se lo ricordano ancora?

E si ricorderanno i grandi discorsi alle nuvole guardando con i binocoli del papà che anche quest'anno abbiamo rispolverato? E le varie analogie: anche i figli ritornano a Slingia e nel mio caso, con la nipotina di 5 anni e con il cane, come allora!




Anche l'Hotel Anigglhof non era certo quel bel Hotel che è ora, però era caratteristico con il suo mulino antico davanti che, andava ancora tutto il giorno. Le stanze erano piccole e anguste con letti in stile montano. La cucina era tradizionale di alta montagna e il riso era il contorno per ogni pietanza. Quasi tutti i giorni carne, stufato con sugo in cui intingere il riso in bianco.



La stalla e le mucche erano un tutt'uno con l'albergo, odore di latte e stallatico, bambini ogni dove tra cui Heidi e anche Helga a cui i genitori hanno lasciato la gestione dell'albergo in tempi recenti. Lo ha trasformato in un ambiente gradevole, confortevole, un ambiente romantico in cui si mangia con sapori nuovi curati dal marito Helmut.

La cena alla sera è il momento del ritrovo anche per noi amici, per parlare, confrontarsi e il tempo passa che non ce se ne accorge: 5 portate condite da tanti discorsi, prima erano i figli, ora sono i nipoti il centro di tanta attenzione.

Le passeggiate, anche dopo 30 anni, sono ancora soddisfacenti, nonostante il fiato e le ginocchia, non siano più quelli di una volta!

I video sopra, sono alcuni momenti di 29 anni fa, con ricordi che sanno di tristezza e amara nostalgia per quello che la vita può riservare a tutti noi, ma anche gioia nell'assaporare il ricordo di quei momenti veri, senza filtri, senza maschere, come solo ai bambini è permesso.



Ed ecco il video di quest'anno, anche questa una tradizione che dura da 30 anni. Una piccola traccia, una piccola memoria che, speriamo ci accompagni per ancora molti anni.






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