Lungo le sponde del Reno in bicicletta. (da Camere d'aria 2019, un viaggio da fiaba)









Lasciata Aquisgrana, ci dirigiamo verso il sud ovest della Germania verso il confine con la Svizzera. Alloggiamo a Busingen, una enclave tedesca racchiusa all'interno della Svizzera. Riusciamo, non so in quale modo, ad arrivare senza fare la frontiera scavalcando una collina. La moneta corrente è il Franco svizzero e non l'Euro, le tasse le pagano in Svizzera e non in Germania.


La nostra stanza guardava il fiume che ha una ampiezza di circa 150 metri. Il Reno giunge qui dopo circa 300 km dalla sue sorgenti, una delle quali si trova in territorio italiano, nella Valle di Lei, unica acqua italiana che scende verso il Mar del Nord.

Dopo essere uscito dal lago di Costanza si dirige verso le cascate di Sciaffusa, a pochi km da dove alloggiamo. Sono le più ampie d'Europa anche se il salto è di soli 23 metri.

Compiamo in bicicletta un giro ad anello, anzi ad 8, dirigendoci verso le cascate del Reno sulla sponda destra attraversando Sciaffusa. Le cascate sono fragorose e alzano una cortina di vapore acqueo. Battelli fanno la spola dalla riva fin sotto le cascate, lasciando sbarcare i più arditi che risalgono il masso centrale delle cascate, fino alla cima, a godersi uno spettacolo unico. Io ci ho rinunciato, non volevo bagnarmi i capelli :)

Attraverso il ponte di Dachsen, oltrepassiamo il fiume per recarci al castello che domina le cascate nel cantone di Zurigo,

per poi ritornare sulla sponda destra dal ponte di Sciaffusa e risalire il fiume lungo la pista ciclabile del Reno che, dopo un tratto lungo la strada principale, attraversa prati e boschi, fino ad arrivare al ponte coperto di Diessenofhen.

Il ponte, che tanto ricorda il nostro ponte di Bassano, è un ponte di confine, infatti le dogane, tedesca e svizzera, sono prima e dopo il ponte. Le finestre del ponte incorniciano paesaggi pittorici del fiume. Foto d'obbligo, anche se il traffico è intenso e non invita di certo alla sosta prolungata.

Passati sulla sponda svizzera, esiste un percorso ciclabile che per la maggior parte passa attraverso prati e boschi, con leggeri saliscendi, fino a scendere a lambire il fiume in prossimità del ponte di Sciaffusa, che attraversato ci farà ritornare al nostro alloggio di Busingen.


Dall'osservare il fiume, l'impressione più piacevole è data dalla limpidezza dell'acqua. Il fondo, nonostante si noti chiaramente che non si tratta di una profondità di alcuni centimetri, ma parliamo di metri, è perfettamente visibile e grossi pesci nuotano beatamente.

Non so dire fino a che punto il Reno conservi questa trasparenza, infatti mancano ancora 1000 km al Mare del Nord e tante città industriali da superare. Ma, se qui siamo a circa 300 km dalle sorgenti, c'è speranza che l'uomo sappia riparare i guasti compiuti in passato lasciando ai nostri figli e nipoti un mondo più pulito!


Commenti

Post più popolari