Chi ha detto che non si può viaggiare? (1)

Giorno 1 - 14 aprile 2020

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Beep beep beep beep. Le 3.30, ho aspettato la sveglia, da sveglio, cercando di non correre il rischio di addormentarmi e non sentirla, tanto dormirò in aereo. E' tutto pronto, le due sacche con tutto l'abbigliamento, sia per il freddo che per il caldo. Dentro, tre pantaloncini da bici con relative maglie, un pantalone da sotto lungo, la maglietta con le maniche lunghe, due paia di pantaloni corti e uno lungo, tre tshirt, una polo per le sere, un maglioncino, 3 paia di mutande, 4 paia di calzini, l'antipioggia e l'antivento, costume, scarpe da ginnastica, ciabatte, busta con il necessaire, qualche attrezzo e qualche camera d'aria di scorta, Gopro, macchina fotografica piccola, cellulare, cavi e cavetti, caricatori, staffe, GPS, Moment, Imodium, 9,3 kg, bene ci stà anche il casco! Tre quarti della roba preparata ritornerà senza essere mai stata usata, lo so. Con il fatto che alla sera, quando arriviamo a destinazione, laviamo tutto e alla mattina è asciutto, potremmo mettere sempre la stessa cosa tutti i giorni, ma va bene così, ti dà sicurezza. E poi noi due abbiamo sempre il motto: "Bene, abbiamo tutto, e quello che manca...lo compriamo"

Ore 4. Sono da Cri, che è già scesa che mi aspetta. Strano, o forse si ricorda quella volta, tanti anni fa che, per l'ennesima volta non aveva sentito la sveglia? Come al solito, era andata a letto un'ora prima dell'ora stabilita, e dopo averle suonato il campanello e aspettata per quasi mezz'ora, le avevo detto che sarei partito da solo la prossima volta, mi sa che mi ha creduto! Strano non dover caricare le biciclette ma, abbiamo optato per noleggiarle per 12 giorni a Malaga. Volevamo meno disagi possibili per il viaggio e tutto sommato, il costo del noleggio è di poco superiore al costo del trasporto delle bici in aereo.

Ti verrebbe da cantare: "Autostrada deserta, al confine del mare, sento il cuore più forte di questo motore...." Arriviamo a Bergamo, solito parking economico prenotato. I prezzi dei parcheggi gestiti dagli aeroporti sono più costosi del viaggio stesso e non sono controllati mentre, quelli economici, a mio avviso, sono anche più sicuri e, in certi aeroporti, sono anche più comodi, praticamente non devi nemmeno camminare con la navetta!

Sto perdendo i pantaloni, senza cintura non mi stanno su, sono dimagrito, solitamente è al ritorno che mi restano su. Nonostante i chilometri che faremo, non so perchè, ma torno sempre a casa ingrassato, chiaro non di molto ma, quel chilo, due ci sono sempre. Che sia perchè mi piacciono le colazioni abbondanti e lo scofanarmi di pesce alla sera, ma?

Poca gente all'imbarco, praticamente nessuno, sarà l'ora? Il tempo per due brioche e due caffè e lasciarci una buona percentuale del costo totale del viaggio, avranno degli affitti spropositati? In mezz'ora facciamo a tempo a fare la pipì tre volte, gli altri giorni arrivi fino a sera, sarà l'aria condizionata additivata con un diuretico.

Posti 33 A e 33 B, ci piace dietro, due bagni, si entra senza dover entrare nella confusione, e si esce per primi, sempre che aprano dietro, altrimenti pazienza! Il sole è da poco comparso sull'orizzonte, ma in volo, l'abbiamo alle spalle e non possiamo goderci lo spettacolo. Via vai solito di carrellini, con hostess, qualcuna italiana, qualcun'altra spagnola, con bevande, menù speciali, la rivista, e quasi all'arrivo giro con profumi e per terminare l'apoteosi del gratta e vinci, sistema per tranquillizzare, durante il viaggio, chi soffre di ludopatia e già in crisi di astinenza per non essersi potuto collegare con i casino online. Faccio notare a Cri quanto carina sia la spagnola, così facendo posso tranquillamente guardare anch'io, magari in fondo trovandole anche un difetto. Cri mi dice che ho bisogno di nuove lenti, guarderò meglio al prossimo giro. "Sì avevi ragione, mi era sembrato"!

Le 9.30, atterriamo con 10 minuti di anticipo. Usciamo e troviamo l'omino del transfer con il cartello in mano e il sorriso da beccafico. Ci accompagna in centro a Malaga a recuperare le biciclette. Alla fine abbiamo optato per un negozio in centro, Malaga Bike Tours. L'autista prende la MA 21, una moderna autostrada e come tutte le autostrade, non ti fa vedere molto del paesaggio circostante. Dopo aver passato alcune zone industriali, da in cima ad un ponte , si notano i primi bianchi palazzoni di Malaga. Si entra attraverso vialoni a più corsie costeggiati da palme e eucalipti. Notiamo le persone che sono ben coperte, noi ci aspettavamo parecchi gradi in più rispetto a Vicenza, speriamo siano gli spagnoli freddolosi. Una serie di stradine nel centro, l'auto non può entrare, è zona pedonale, dobbiamo proseguire a piedi. Pochi metri e giungiamo a Bike Tours.

Troviamo Linde che ci consegna le biciclette come le avevamo chiesto, una 56 e una 44, ruote antiforatura, sembrano in buone condizioni, praticamente nuove. Ci diamo appuntamento per il 27 aprile mattina. Sistemiamo le sacche, agganciamo il GPS, posizioniamo le staffe per la GoPro. Ore 11.30 partenza, mezz'ora in più rispetto il preventivato, ma va bene così, ce la gustiamo , con calma.

Cerchiamo il lungo mare e procediamo in direzione sud. Ci dicono che dovrebbe esserci una pista ciclabile o per lo meno, strade meno affollate. Ci avviciniamo al porto, le strade sono trafficate e a più corsie, non vediamo piste ciclabili, però i marciapiedi sono ampissimi, e non essendoci banchina sulla strada, preferiamo percorrere i marciapiedi a velocità moderata, anche perchè pedoni non ne circolano. Arriviamo in riva al mare, e qui troviamo la classica pista ciclabile da marciapiede, quelle che hanno ogni 2 metri un passaggio carrabile dove devi prestare attenzione, sono più snervanti che correre direttamente in sede stradale. Qui in riva al mare la frescura si fa sentire. A casa vedo che ci sono 21 gradi e qui a mala pena 17. Abbiamo cominciato a pedalare con l'antivento ma, non c'è ancora venuta la voglia di toglierla. Non siamo per niente sudati, anche perchè stiamo andando molto lentamente.

Adesso si comincia a ragionare, bella questa pista ciclabile, tutta in riva al mare, l'orizzonte è ampio e non soffocato dal cemento. Superiamo l'aeroporto passando attraverso una zona industriale e non ho capito bene perchè sono passato qui ma, forse era la strada meno pericolosa. Dopo innumerevoli slalom e qualche errore dentro strade che non potevano essere percorse, scorgiamo altre persone in bicicletta, probabilmente è la via giusta. Vicino ad un campo da golf recuperiamo la spiaggia. Le nuvole si stanno avvicinando e sulle prime balze è calata una leggera nebbia.

Il mare comincia a perdere la sua colorazione blu, per un grigio cupo. Tentiamo timidamente di toglierci l'antivento ma, per me non è il caso. Cri, da sempre tipo focoso, è già in canottiera, ah donne di una volta!! Sono le 14 e abbiamo fatto 27 km, la fame si fa sentire. Troviamo un bar vicino al mare, Gecko, il nome ci piace, il locale è tipico da spiaggia ma: "Tapas!".

Ripartiamo verso le 15, abbiamo ancora una quindicina di km e il tempo si sta guastando. Meglio pedalare, con calma, ma con poche fermate e frenare la smania del visualdipendente. Beh, in effetti, è il senso a cui sono più legato. C'è a chi un suono richiama alla mente emozioni, oppure un profumo. Per me la vista, fa funzionare la memoria, fa ritornare alla mente il paesaggio con i dettagli, le emozioni provate in quel momento, recupero il file mentale multimediale, corredato di immagini, suoni, profumi, emozioni.

Per effetto della legge di Murphy o quella di Fantozzi, in bici il vento è sempre contrario, però eccoci a Torremolinos. Siamo nella zona con più alta densità urbanistica per vacanza, sono sparite le visioni ampie, se non verso il mare, a destra colonne di cemento. Dopo il Bioparco di Fuengirola, dobbiamo lasciare il mare e prendere per le colline, in quanto verso il mare c'è solo l'autostrada ovviamente, non percorribile in bicicletta. Saliamo leggermente per alcuni chilometri, per poi discendere verso Cala de Mijas e arrivare al VIK Grand Hotel Costa del sol.

Gentilmente, ci trovano un locale dove sistemare le bici, che sono il nostro primo pensiero e ci accompagnano alla camera. Una doccia riscaldante per me, anche se qui sono 21 gradi, meglio di quando siamo partiti da Malaga. Qui c'è ancora un po' di sole e Cri, da buona lucertola, ne approfitta! Io sono impegnato a guardarmi il percorso di domani e soprattutto le previsioni meteo. Prevista pioggia nelle prime ore del giorno e 3 gradi in meno, vorrà dire che partiremo un po' più tardi.

Oggi 43 km in 4 ore e mezza con le soste, la nostra solita media bassa, e chi ce lo fa fare?

Cena in hotel, pesce per me, pasta al pomodoro, come sempre per Cri, non si schioda!

A domani, verso Estepona circa 60 km.

English version

Beep beep beep beep. At 3.30, waiting for the alarm clock, I remained awake, trying not to run the risk of falling asleep and not hearing it, so I will sleep on the plane. Everything is ready, the two bags with all the clothing, both for cold and heat. Inside, three bike shorts with relative sweaters, one trousers from below long, the shirt with long sleeves, two pairs of short pants and one long, three t-shirts, a polo shirt for the evenings, a sweater, 3 pairs of underpants, 4 pairs of socks, rain and windproof, swimsuit, sneakers, slippers, envelope with necessaire, some tools and some spare inner tubes, Go-pro, small camera, cell phone, cables and cables, chargers, stirrups, GPS, Moment, Imodium, 9.3 kg, well there is also a helmet! Three quarters of the prepared stuff will come back without ever being used, I know.  With the fact that in the evening, when we arrive at our destination, we wash everything and in the morning it's dry, we could always put the same thing every day, but that's okay, it gives you security. And then the two of us always have the motto: "Well, we have everything, and what's missing ... we buy it"

4 o'clock. I'm from Cri, who has already come down waiting for me. Strange, or maybe you remember that time, many years ago that, for the umpteenth time he had not heard the alarm clock? As usual, she had gone to bed an hour before the scheduled time, and after ringing her bell and waiting for almost half an hour, I told her that I would leave alone next time, I think she believed me! Strange not to have to load the bikes but, we opted to rent them for 12 days in Malaga. We wanted as little inconvenience as possible for the trip and all in all, the cost of the rental is slightly higher than the cost of transporting the bikes by plane.

You would sing: "Deserted highway, at the edge of the sea, I feel the strongest heart of this engine ...." We arrive in Bergamo, usual cheap reserved parking. The prices of the car parks managed by the airports are more expensive than the trip itself and are not controlled while, the cheap ones, in my opinion, are also safer and, in some airports, they are also more comfortable, you practically don't even have to walk with the shuttle!

I'm losing my trousers, without a belt they don't fit on me, I have lost weight, it is usually on the way back that I stay on. Despite the kilometers that we will do, I don't know why, but I always go home fat, clear not much, but there are always two pounds. Could it be because I like abundant breakfasts and the shitting of fish in the evening, but?

Few people on board, practically none, will it be time? Will time for two croissants and two coffees and leave us a good percentage of the total cost of the trip, will they have disproportionate rents? In half an hour we have time to pee three times, the other days arrive until the evening, the air conditioning will be added with a diuretic.

Places 33 A and 33 B, we like it behind, two bathrooms, you enter without having to get into the confusion, and you go out first, as long as they open behind, otherwise patience! The sun has just appeared on the horizon, but in flight, we have it behind us and we cannot enjoy the show. The usual hustle and bustle of trolleys, with hostess, some Italian, some other Spanish, with drinks, special menus, the magazine, and almost on arrival I go around with perfumes and to finish the apotheosis of the scratch card, a system to reassure, during travel, those who suffer from ludopathy and already in abstinence crisis for not being able to connect with online casinos. I would like to point out to Cri how pretty the Spanish girl is, in doing so I can easily look at it too, maybe even finding a flaw at the bottom. Cri tells me that I need new lenses, I will look better on the next lap. "Yes you were right, it seemed to me"!

At 9.30, we land 10 minutes early. We go out and find the little man of the transfer with the sign in his hand and the beccafico smile. He takes us to the center of Malaga to retrieve the bicycles. In the end we opted for a shop in the center, Malaga Bike Tours. The driver takes the MA 21, a modern highway and like all highways, it doesn't show you much of the surrounding landscape. After passing some industrial areas, from the top of a bridge, you will notice the first white buildings of Malaga. You enter through multi-lane avenues lined with palm and eucalyptus trees. We notice the people who are well covered, we expected several degrees more than Vicenza, we hope they are the cold Spaniards. A series of narrow streets in the center, the car cannot enter, it is a pedestrian zone, we must continue on foot. A few meters and we reach Bike Tours.

We find Linde who gives us the bicycles as we asked for, a 56 and a 44, puncture wheels, they seem in good condition, practically new. We meet for April 27 morning. We adjust the bags, attach the GPS, position the brackets for the GoPro. 11.30 am departure, half an hour more than the budget, but that's okay, we enjoy it, calmly.

We look for the seafront and proceed south. They tell us there should be a cycle path or at least less crowded roads. We approach the port, the streets are busy and multi-lane, we do not see cycle paths, but the sidewalks are very large, and since there is no quay on the road, we prefer to walk the sidewalks at moderate speed, also because pedestrians do not circulate. We arrive by the sea, and here we find the classic sidewalk cycle path, those that have a driveway every 2 meters where you have to pay attention, are more unnerving than running directly on the road. Here on the seashore the coolness is felt. At home I see that it is 21 degrees and here barely 17. We started pedaling with the windscreen, but there is still no desire to remove it. We are not sweaty at all, also because we are going very slowly.

Now we start to reason, this beautiful cycle path, all by the sea, the horizon is wide and not suffocated by concrete. We pass the airport passing through an industrial area and I did not understand why I passed here but, perhaps it was the least dangerous road. After countless slalom and some mistakes in roads that could not be traveled, we see other people on a bicycle, it is probably the right way. Close to a golf course we recover the beach. The clouds are approaching and a light fog has fallen on the first slopes.

The sea begins to lose its blue color, for a dark gray. We try timidly to take off the windscreen, but for me it is not the case. Cri, always fiery type, is already in a tank top, ah women of the past! It is 2 pm and we have done 27 km, hunger is felt. We find a bar near the sea, Gecko, we like the name, the place is typical for the beach but: "Tapas!".

We leave around 15, we still have about fifteen km and the weather is spoiling. Better to pedal, calmly, but with a few stops and curb the desire of the visual addict. Well, in fact, it's the sense I'm closest to. There are those to whom a sound brings to mind emotions, or a perfume. For me, sight makes memory work, brings back to mind the landscape with details, the emotions felt at that moment, I recover the multimedia mental file, accompanied by images, sounds, perfumes, emotions.

As a result of Murphy's or Fantozzi's law, the wind is always against the bike, but here we are in Torremolinos. We are in the area with the highest urban density per holiday, the broad visions, if not towards the sea, on the right are concrete columns. After the Biopark of Fuengirola, we have to leave the sea and take the hills, because towards the sea there is only the highway obviously, not feasible by bicycle. We climb slightly for a few kilometers, then descend towards Cala de Mijas and arrive at the VIK Grand Hotel Costa del sol.

Kindly, they find us a place where to fix the bikes, which are our first thought and accompany us to the room. A warming shower for me, although it's 21 degrees here, better than when we left Malaga. Here there is still some sun and Cri, as a good lizard, takes advantage of it! I am busy looking at tomorrow's route and especially the weather forecast. Expected rain in the early hours of the day and 3 degrees lower, it will mean that we will leave a little later.

Today 43 km in 4 and a half hours with stops, our usual low average, and who makes us do it?

Dinner at the hotel, fish for me, pasta with tomato sauce, as always for Cri, it does not undo!

See you tomorrow, towards Estepona about 60 km..