Chi ha detto che non si può viaggiare? (6)


Giorno 6 - 19 aprile 2020





Come previsto, ieri sera siamo andati a cena in Centro a Barbate e consigliati, abbiamo optato per dal Campero. Ottima scelta, un tonno eccezionale, prezzo un po' elevato per queste zone, ma negli standard italiani, ne valeva la pena. Cri, tapas senza pesce, con una bella presentazione di gran classe. Anche l'occhio vuole la sua parte! Dopo le banane e il simil fette biscottate, ci voleva proprio. Poi visita al porto in notturna. Qualche pescatore si sta già preparando per partire per la battuta notturna di pesca. Si preparano le reti, si caricano le cassette di polistirolo, qualche sacco di ghiaccio e poi via dentro il buio. Mi sono sempre chiesto come si faccia a navigare così, nel buio, senza una linea di mezzeria che ti faccia strada e compagnia. Si, adesso ci sono gli strumenti moderni, ma anche in mezzo al mare, un ostacolo improvviso, un tronco, un relitto, un banco di sabbia, io no, io no, non è per me!













I porti mi attraggono. E' quasi l'alba e mi vesto, scendo come il mio solito e lo raggiungo. Ecco le barche di ieri sera che sono già rientrate. Stanno scaricando. Qualcuno ha preso dei tonni, che sono i veri protagonisti dello spettacolo che va in scena tutte le mattine qui al porto.









Verso le 11 partiamo. Il tempo oggi è magnifico e il sole scalda la pelle, ma in bicicletta l'aria fresca non ti fa percepire quello che stasera pagheremo con qualche scottatura. Ma noi abbiamo la panacea per le scottature. Non possiamo portarla in aereo, in quanto polvere bianca e rischieremmo di non salire a bordo, prima che scoprano la nostra innocenza. Infatti stamattina, vedendo tutto questo sole, sono andato come al solito a comperare le banane e altra frutta e, traduttore impostato in conversazione spagnola, chiedo: "bicarbonato", Google risponde: "bicarbonato". Ora siamo tranquilli, una passata di bicarbonato sulla pelle, 1 minuto, una sciacquata, e si è a posto, nessuna conseguenza, fino ad un certo grado ed estensione di scottatura. Anche giovani scettici di casa mia, bianchi di pelle, alla sera di ritorno dalla piscina, una bella passata e dormono tranquilli. Un giorno mi sono scottato con l'olio friggendo in casa. Ho messo subito il bicarbonato, dopo mezz'ora non mi ricordavo più della scottatura. Dopo 5 giorni, togliendomi una crosticina dalla pelle, ho faticato a ricordare da cosa fosse dipesa.





Usciamo da Barbate e quasi subito entriamo in una pineta con la strada che sale a superare una dolce collina, che sembra quasi fatta di sabbia, come fosse una duna. Pini marittimi sparsi, che diventano sempre più fitti man mano che si sale. Siamo nel parco naturale della Brena. Il mare non si vede in quanto, la strada corre come in trincea scavata su un altopiano a circa 130 metri di altitudine. Siamo sul colmo e la strada discende molto più rapidamente di come è salita, e picchia giù verso il mare nuovamente verso Los Canos de Meca dove, se riusciremo andremo su di una punta sabbiosa molto ampia. Scendo velocemente, testo i freni a disco di questa bicicletta, non la spingo troppo, non è mia, non posso conoscerne i limiti. Arrivo allo stop, attendo Cri che, nonostante la mia velocità, arriva dopo qualche secondo. Dice sempre di aver paura in discesa, ma arriva sempre a pochissimi secondi da me, quasi tenga la distanza di sicurezza, ma niente di più. Cosa diversa in salita, sono sempre io che ho la distanza di sicurezza da Cri, mannaggia a chi ha denti e non il pane! Impareggiabile spettacolo della spiaggia del Cabo de Trafalgar. Una distesa di sabbia, spiaggia selvaggia contornata da basse dune, paesaggio che dà senso di vastità. Il vento che proviene da Est, qui in spiaggia, è teso e sposta la sabbia senza farla volare, la fa scivolare su sé stessa, facendo nascere continuamente nuove onde di sabbia sulla spiaggia.









Dopo aver goduto di un po' di caldo, distesi al sole e riparati dal vento, ripartiamo , altre spiagge ci attendono. Ritorniamo sulla strada principale e dopo qualche chilometro, prendiamo una stradina sulla sinistra. Ci porta alla spiaggia de los Nidos, un bar, tapas, Coca, le banane possono attendere.









Passiamo così le varie spiaggette di Chiringuito, per dopo dover puntare verso l'interno non essendoci strade percorribili con le nostre bici. Sulla sabbia si sprofonda, anche se condotte a mano, troppa fatica, il peso delle sacche si fa sentire. Recuperiamo la strada principale che ci porta verso Conil de la Frontera. Ritorniamo al mare, sulla spiaggia di El Palmar. la strada costeggia una lunga, ampia, striscia di sabbia, senza insenature. Vicino alla torre del Palmar, ci fermiamo a fare qualche foto su di una piattaforma rocciosa. Il vento spinge le onde, che ritmicamente, arrivano biancheggiando a riva.









Dal limitare della spiaggia, dove un fiumiciattolo impedisce il prosieguo per la spiaggia, come una nuvola bianca, appare Conil de la frontera, il nostro punto d'arrivo. Risaliamo sulla strada asfaltata e proseguiamo verso Conil. Raggiungiamo la città e attraverso viuzze con case di un bianco accecante, recuperiamo nuovamente il mare costeggiando il rio Salado. Seguiamo la strada lungomare. Man mano che lasciamo la città, il paesaggio diventa più selvaggio e la stradina compie dei saliscendi per delle piccole scogliere, Punta de los Roques.









Con qualche peripezia, attraverso stradine bianche, per non voler prendere la strada asfaltata che passava più in là, perdiamo una buona mezz'ora; questo difetto non lo perderò mai! Voglio risparmiare tempo e fatica e finisco sempre a perderne un sacco di tutte e due! "Ma potresti darmi una bastonata in testa quando dico facciamo la scorciatoia?" Ancora poche centinaia di metri e siamo all'Hotel.









Sono le 16 e siamo già arrivati. Cri si mette il costume e scende in piscina, a sdraiarsi al sole, lei è una lucertola. Io scrivo e dopo vedo di scendere anch'io, magari un pisolino dopo doccia in attesa della cena, questa sera qui in ristorante. Sarebbe stato duro dover recuperare la città per cenare!





Oggi 44 km in meno di 5 ore, con le soste. Paesaggio stupendo, come me l'aspettavo, tempo magnifico. Soddisfatti! A domani.


Commenti

Post più popolari