Importa più il cuore che il sangue


Che sensazione, vecchio uomo dell'ospizio di parco Città. Sono 5 mesi che non potevi rispondere ai miei "Buongiorno, oggi c'è il soleeeee!" E tu, con il tuo passeggino prima e poi con la sedia a rotelle, quando non ce l'hai più fatta a camminare, in cerca dei punti dove il sole pallido dell'inverno fa capolino. Dalla parte della mia via, sotto il mio portone, il sole c'è anche d'inverno e lì, quando porto fuori il cane c'è l'appuntamento, sfuggevole, del mattino. Oggi, è il tuo turno di visite. Tocca a te essere messo davanti alle vetrine dell'ospizio, per tentare di vedere i tuoi familiari, per salutarli. Evidentemente mi hai visto passare con il cane e aspettavi che ritornassi indietro. "Papà devi parlarmi al telefono!!" Sento questa voce, mi volto verso la vetrata, vedo il tuo volto che sorride. Il tuo sguardo scavalca tua figlia, vola nella mia direzione. Alzi la mano con il telefono in saluto, ricambio. Forse ora parlerai più attento e più volentieri con tua figlia, forse quello che volevi l'hai avuto, il mio saluto, che ti ricorda il sole che su quella porta a vetri non c'è, chissà se arriverà mai.


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