Le mura di Pirano


Noi due sulle mura di Pirano

Pirano avevamo tentato di raggiungerlo nel 2019, durante la nostra escursione sulla Parenzana parte Croata. Era stato impossibile per la mole turistica poterci fermare per dare uno sguardo, anche per il fatto che bisogna parcheggiare notevolmente fuori città e non avevamo tempo più di tanto.




Pirano vista dalle mura

Ma dall’alto era chiaro che doveva essere molto bella, e pertanto, in occasione del  nostro anniversario di luglio, e approfittando di un allentamento internazionale delle normative Covid, siamo riusciti a fare 4 giorni in questa  città di mare, permeata da influenze veneziane e austroungariche nella sua struttura architettonica. 




Piazza Tartini di Pirano


L'ultima torre verso il mare delle mura marciane
Con quegli occhiali neri, boh secondo me non vede niente!



Salendo sulla collina che domina Pirano, abbiamo incontrato l’entrata per la visita di una parte di mura di difesa. Pirano ha avuto più cerchia di mura e le prime sono datate VII secolo. Quelle dove abbiamo camminato sono le più recenti, denominate marciane (da San Marco) e costruite dalla fine del 1440 e finite all’inizio del 1500. Chiudevano la città verso la collina allo scopo di difenderla dalle possibili incursioni saracene dalla terraferma. 

Pirano dalle mura

Piazza Tartini




L'ultima torre




Vista dall'ultima torre verso Strugnano e più in fondo Trieste


La camminata sulle mura è molto panoramica e si incontrano notevoli scorci fotografici sia sulla città, che sul mare, in quanto la torre più esterna è a picco sul mare. Divertente salire le scale delle torri, facendo ben attenzione alla testa. Le zuccate sono all’ordine del giorno, tanto che ogni tanto, anche da altri visitatori, si udiva il sordo tonfo di una testa che batteva sul soffitto della scala. Ahi ahi!






Pirano è stata sotto il dominio di Venezia per più di 500 anni, fino al 1797, anno di caduta della Serenissima. Fino al 1918 rimase austroungarica, ma dal 1918 al 1954 rimase sotto l’influenza italiana, anche se dopo il 1945 era zona B, vale a dire a presenza militare jugoslava. In seguito all’assegnazione completa alla federazione della Jugoslavia, avvenne una migrazione e praticamente una sostituzione della popolazione, quella di origini italiane e venete partirono per un esodo verso l’Italia, madre patria linguisticamente  ma non di origine. Arrivarono a sostituire gli italiani, delle popolazioni slave che tuttora sono la maggioranza assoluta della popolazione. Gli italiani, pochi, rimasti conservano le tradizioni e la storia del luogo a beneficio anche dei nuovi arrivati. Vanto locale è il compositore e violinista Giuseppe Tartini, la cui statua troneggia al centro della piazza cittadina.




Monumento al compositore e violinista Giuseppe Tartini





Commenti

  1. Ciao Paolo! complimenti per le immagini e per l’articolo! Dove si trova esattamente? E’ vicino Umag? Subito all’ingresso della Croazia o più spostato verso Fiume?

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  2. Ciao ! Siamo poco prima del confine con la Croazia, vale a dire 20/30 km prima di Umago. Non ero mai stato, ne vale la pena. Vedi anche gli articoli sulla Parenzana, la vecchia ferrovia trasformata in pista ciclabile di circa 100 km. Ciao e grazie di avermi letto!

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  3. Metterò oggi l'articolo sulla Parenzana e il link alla parte Croata!

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  4. Certamente, grazie Paolo, gentilissimo :)

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