Giro dei Laghi 2021: Day 8

Photo 1: Lake Maggiore, Isola Bella

Qui il video della giornata



Photo 2: The path

Oggi ottavo giorno del giro dei laghi, pochi chilometri, una trentina , ma tanta, tanta, tanta roba. Mi sveglio e vado subito a fare colazione alle 7, sperando di non trovare le due coppie che ieri sera erano nel tavolo vicino. Una coppia taceva sempre e subiva, l'altra era la classica coppia da milanese imbruttito. Lui incalzava l'altro dicendogli potrebbero andare in vacanza assieme alle Bahamas, ma che avrebbero preso un albergo dove non si spende troppo: "Ma guarda non per me, ma per te". E lei si vantava con l'altra degli abiti e i gioielli. I due poveri, subivano e praticamente annuivano e tacevano. Tutto con quell'accento tipico proprio delle scenette del milanese imbruttito che di vede su YouTube (amici non italiani scusate). Per fortuna non c'erano e ho potuto mangiare tranquillamente la mia colazione con vista sulle isole borromee.

Photo 3: Some hotels of Stresa, the little is mine!
Photo 4: Isola Bella, Borromee Islands, Lake Maggiore
Photo 5: Isola Bella, the little harbour, Lake Maggiore

Il programma della giornata dice: visita a Isola bella e al palazzo Borromeo, coi giardini, poi ritorno e facendo un po' il furbetto, utilizzerò i battelli invece di pedalare per arrivare ad Intra e da lì a Laveno con il traghetto. Il motivo è che un bel pezzo di strada l'ho già fatto e non mi va di rifarlo. E così facendo posso dedicarmi alla visita dell' isola Bella e anche altre visite, che man mano che ho soggiornato a Stresa, mi sono venute in mente. Alle 9 battello per Isola Bella. Ad accogliermi il solito caos di bancarelle, ristorantini e piccoli bar semi ambulanti. Per fortuna c'è poca gente  e il museo apre alle 10 e sono il primo a prendere il biglietto.

Photo 6: Borromeo Palace, Isola Bella
Photo 7: Isola Bella
Photo 8: Isola Bella, view on Fishermen's Island

Visito per prima la villa dei borromei e  in tutta onestà, le gallerie del palazzo, non sono un granché, in quanto, a parte qualche dipinto del 600 di pittore Lombardo anonimo o di qualche altro pittore del tutto sconosciuto, ci sono copie di quadri famosi di pittori del rinascimento, perché così si usava nel 600. Beh, allora sono ben contento anch'io di avere a casa un  Miro, copia fatta da un amico, potrei mettere su una galleria anch'io!

Photo 9: Borromeo's Palace, Isola Bella
Photo 10: Borromeo's Palace, Isola Bella
Photo 11: Borromeo's Palace, Isola Bella
Photo 12: Borromeo's Palace, Isola Bella
Photo 13: Borromeo's Palace, Isola Bella
Photo 14: Borromeo's Palace, Isola Bella

A parte gli scherzi, notevoli gli arredi, i letti usati anche dai generali napoleonici, e le grotte con affaccio a grandi archi sul lago, tutte decorate in stile marino, con pareti di sassi portati dal Vesuvio, che compongono ornamenti a forma di conchiglie.

Photo 15: Borromeo's garden, Isola Bella
Photo 16: Borromeo's garden, Isola Bella
Photo 17: Borromeo's garden, Isola Bella

Il giardino è sicuramente il trionfo del giardino all'italiana, con terrazze in vari livelli, degradanti fino alla riva. Un teatro con fontane e statue mitologiche, con aiuole con fiori diversi ad ognuno. Esco in tempo per prendere il battello e ritorno in hotel a prendere la bicicletta e i bagagli. Il capitano ha detto sì, bici a prua e via verso Intra. Mi alimento con crackers con semi di sesamo e miele e tarallucci. Il sole a prua picchia, la crema solare protezione 15 basterà? Passiamo tutte e 3 le isole borromee, e a Intra arrivo in tempo per la coincidenza per Laveno. E oggi comincio a pedalare che sono quasi le 15.

Photo 18: Santa Caterina del Sasso Hermitage
Photo 19: Santa Caterina del Sasso Hermitage
Photo 20: Santa Caterina del Sasso Hermitage
Photo 21: Santa Caterina del Sasso Hermitage

Seconda tappa Eremo di Santa Caterina del Sasso. Un eremo che praticamente è in fronte a Stresa, abbarbicato su una parete rocciosa a picco sul lago. Scendo una interminabile serie di gradini e arrivo a cospetto della magnificenza! Ecco, se devo essere sincero, questa è la meta che da valore a questa giornata! Questo luogo ha il sapore del non turistico, pur essendolo. Non ci sono negozietti e venditori di cianfrusaglie. L'interno dell'eremo, con la musica sacra adatta, chiama al raccoglimento e al silenzio, l'unico rumore è quello delle onde del lago che sotto si infrangono sulla roccia. Il refettorio, con gli affreschi alle pareti, è l'altra sala visitabile e richiama alla memoria le immagini di frati che cantano melodie gregoriane prima di mangiare. Due stanze in tutto, ma tanto valore artistico e umano. Rifaccio la gradinata e il cuore pompa forte e al contrario degli altri giorni, di suda anche pedalando. Mi accorgo che anche qui avrei avuto diritto alla riduzione biglietto, oh ma nessuno mi dà più di 65 anni, e io pago, devo ricordarmelo 😁.

Photo 22: Rocca di Angera, view from the tower
Photo 23: Rocca di Angera, the Justice room
Photo 24: Rocca di Angera, dolls museum
Photo 25: Rocca di Angera, dolls museum

Proseguo verso la Rocca di Angera. Essendo una rocca, ovviamente, si trova in cima a qualcosa, non ce la faccio a pedali, la parte finale della salita è troppo dura, scendo e spingo! Sarebbe stato bello visitare questo castello con i nostri bambini. Infatti, al suo interno, c'è il museo della bambola e del giocattolo d'epoca, raccolto in un gran numero di sale. Da buon maschietto vengo attratto di più da macchinine d'epoca o dai primi giochi di costruzione Meccano, che hanno occupato la mia infanzia a girare viti e bulloni, ma già da quelle costruzioni si capiva chiaramente che non sarei mai diventato un ingegnere! Altra galleria di quadri e saloni medievali, con quadri che ricordano le imprese dei vari nobilomini della Famiglia Borromeo. Salgo  sopra la torre e domino il lago Maggiore, con di fronte Arona.

Photo 26: Sant'Anna ex idroscalo
Photo 27: Sant'Anna ex idroscalo

Mi avvio verso Sesto Calende, e mi ricordo il consiglio di Salvatore. Nella frazione di Sant'Anna, proprio al limite estremo del Lago Maggiore, dove il suo emissario Ticino sta ricominciando il cammino, c'è il vecchio idroscalo, che è la storia dell'aviazione militare italiana, ma anche mondiale. Da qui infatti le squadriglie di idrovolanti, guidate da Italo Balbo, partirono per le trasvolate atlantiche degli anni 30, che tanto clamore suscitarono nella pubblica opinione mondiale. Recentemente è stata completata la bonifica di molte bombe inesplose, sganciate dagli alleati durante la seconda guerra mondiale, e consegnato all'utilizzo della popolazione come parco. 

Arrivo a Sesto Calende, sul fiume Ticino, meta di questa sera. A domani.

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