Giro dei Laghi 2021: Day 9
Nona e ultima giornata del mio viaggio in bicicletta per i laghi. Vi ho riservato una sorpresa finale. Partenza alle 9:30 costeggiando il Ticino sulla riva sinistra, ma l’abbandono subito per indirizzarmi verso il lago di Comabbio. Cominciano subito le salite, ma in mezzo a dei boschi incredibilmente belli. Ho scoperto che la Lombardia, in particolare la provincia di Varese, è un susseguirsi di boschi, laghi e il territorio continua a cambiare, nonostante sia anche pieno di infrastrutture viarie. Ho lasciato che il navigatore mi conduca, ma cercando di evitare quando vedo che la strada non è cosa per me. Per oggi si è comportato bene avendolo impostato solo su strade pavimentate, comunque mi ha fatto fare un paio di km su sterrato lo stesso. Salgo di altitudine per arrivare al lago di Comabbio dopo circa 10 km. Mi impressiona veramente per la sua amena bellezza e per come è organizzata la ciclabilità del giro del Lago. È un continuo passare in mezzo a boschi e canneti e in alcuni sprazzi si può godere della bellezza dell'acqua del lago con i riflessi degli alberi e con l'azzurro del cielo. Si sale ancora e si va verso il lago di cui sono stato eletto re, per l'appunto per tutte le cose che vado a dire in questi scritti, il lago di Monate (significa stupidaggini in dialetto veneto). Anche questo è costeggiato da colline e boschi.
Dal paese di Monate, attraverso il percorso BI12, punto sul lago di Varese. È lo specchio d'acqua più grande, fra tutti quelli che ho incontrato oggi, e non solo questi tre. Anche qui è tutto costeggiato di boschi e si viaggia sulla ciclabile in continui saliscendi anche impegnativi. Arrivato a Capolago trovo una deviazione che indica stazioni ferroviarie di Varese. Qui sono talmente ben organizzati, che prevedono i percorsi ciclabili di intersezione verso le stazioni. E questo è il momento che mi rendo conto che non ho capito nulla di geografia negli anni passati. Infatti ho sempre considerato Varese come una città della pianura Padana, col cavolo! Per arrivare a Varese devo scendere dalla bici un sacco di volte, perché le strade proposte come piste ciclabili per arrivare alle stazioni, secondo me, anche chi ha la bici elettrica, qualche fatica deve pur farla. Comunque il percorso era bellissimo in mezzo a campi, nei punti pianeggianti, con maneggi, e fattorie e sullo sfondo, alle spalle, sempre il lago. Arrivo all'hotel e dopo una prima doccia, mi accingo a fare quella che sarà l'ultima cosa del viaggio.
Ho riposto la bicicletta in hotel e con i mezzi pubblici mi reco alla partenza della salita a circa 500 metri di altitudine, da fare esclusivamente a piedi, che mi porterà, attraverso il percorso delle 14 Cappelle dedicate al Mistero del Rosario, agli 820 metri del Sacro Monte di Varese, patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO, con il Santuario di Maria, a quanto sembra fondato nel IV secolo da Sant'Ambrogio. Una strada, tutta acciottolata, sale con buona pendenza, in un percorso fatto anche da Papa Wojtyla nel 1984.
I Misteri Gaudiosi sono dalla prima alla quinta cappella, i Misteri Dolorosi sono dalla sesta alla decima cappella, i Misteri Gloriosi sono dall’undicesima cappella fino alla 15esima, cioè il Santuario. Ogni cambio di misteri è segnato da un arco e una fontana. Mi rinfresco la memoria sui Misteri del Rosario, in quanto, all'interno di ognuna delle cappelle, si trova una rappresentazione in terracotta del Mistero. L'annunciazione dell'angelo a Maria Vergine;La visita di Maria a Elisabetta;La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme;La presentazione di Gesù al Tempio;Il Ritrovamento di Gesù tra i dottori nel Tempio.L'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi;La flagellazione di Gesù alla colonna;L'incoronazione di spine;La Salita al Calvario;La crocifissione e la morte di Gesù.La risurrezione di Gesù;L'ascensione di Gesù al Cielo;La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo;L'assunzione di Maria Vergine al Cielo;L'incoronazione di Maria Vergine.Inoltre l'interno delle cappelle è affrescato.
Ho tentato di fare delle foto dell'interno attraverso le vetrate, che chiudono tutte le cappelle, per riparare questi capolavori dalle intemperie. Notevole la terza cappella con un murales, eseguito nel 1983 da Renato Guttuso, raffigurante la Fuga in Egitto (un quadro di Guttuso può arrivare anche sui 250000$).I lavori iniziati nei primi anni del 1600, terminarono prima della fine del secolo.
Tutta la salita è ricoperta di verde e di fiori, sullo sfondo le alte colline, che fanno da corona al Sacro Monte. Sul piazzale un tabellone indica le cime di Alpi e Appennini visibili in una giornata limpida, ma oggi non lo è, ma si spazia a 360 gradi. L'arrivo al Santuario è segnalato dalla fontana del Mosè. Salgo le scalinate di questo borgo antico per visitare il Santuario. Luogo di raccoglimento e preghiera. Il silenzio è assoluto e cerco di non fare il semplice turista e mi fermo per alcuni minuti anch'io. Osservo le volte affrescate e l'architettura barocca. Noto i soliti 4 vescovi sull'altare maggiore. Nell'uscire, timidamente, e solo perché vi penso, scatto due foto, senza disturbare, dal fondo.
Ridiscendo cercando altre inquadrature diverse dalla salita, e visto che i riflessi sembrano minori, tento di ricavare immagini migliori degli interni, ma con scarso successo. Autobus quasi al volo, e vado fino in stazione per fare il biglietto per domani, e che San Capotreno mi protegga e non mi faccia smontare dal treno. Giretto serale a Varese. Grazie a tutti per avermi seguito, sopportato gli innumerevoli beep delle foto che arrivavano, grazie dei meritati improperi conseguenti, mi avete fatto compagnia e io ho tentato di tenerla a voi. Il prossimo viaggio? Boh? Spero con Cri. Con affetto,un abbraccio a tutti!
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