Il giro dei Laghi 2021: giorno 7


Photo 1: Maggiore lake. Borromee islands by night

Photo 2: The path

Settima tappa del mio giro, da Omegna a Stresa. Mi sveglio presto alle 6 perché la colazione è alle 7 e vorrei farmi un giro per Omegna per vedere com'è la cittadina. Alzo le persiane e piove. Pertanto alle 7 faccio colazione e preparo il vestimento da ciclista per la pioggia, ma fortunatamente alle 8 non piove più.
Photo 3: Omegna at 6 a.m., it rains!

Photo 4: Omegna

Photo 5: Omegna, Sant'Ambrogio church, 960 a.C.

Photo 6: Omegna



Approfitto per fare il giro di Omegna e scattare qualche foto. È una cittadina tipica piemontese, si nota chiaramente l'architettura premontana, qualche tetto in ardesia, vecchi poggioli in ferro battuto ormai arrugginiti. Si notano le case abbandonate però si vede chiaramente che è in corso un'opera di recupero degli edifici più vecchi e che a mio parere, sono più interessanti di quelli moderni. Rientro in hotel e mi preparo per la partenza. Sono necessari sia un giubbino, che l'antivento, non è proprio così tanto caldo.Ho calcolato il percorso più conveniente, quello che dovrebbe farmi fare meno salita. So in ogni caso che dovrò passare dai 300 metri del Lago d'Orta, allo scollinamento dei 500 metri che rappresenta il punto più basso per passare nel lato del Lago Maggiore. 

Photo 7: Orta lake


Photo 8: Orta lake near Orta

Photo 9: Orta, villa Crespi

Non piove più, la giornata è grigia e faccio qualche foto di rito ma chiaramente quando mancano i colori e quando manca il sole, tutto sembra più piatto. Arrivo a Orta e mi accoglie un castello in stile arabeggiante e però non è altro che un hotel, pertanto non visitabile. Mi dirigo verso il paese di Orta e nel punto dove poter fotografare l'isola di San Giulio. Qui il caos è indescrivibile, purtroppo oggi è giornata di festa e non appena un piccolo spiraglio di sole è apparso, tutti si sono portati qui al lago mi sembra di capire. 
Photo 10: Orta lake, St. Giulio island

Photo 11: Orta lake near Orta


L'Isola di San Giulio era già abitata in tempi neolitici e dell'età del ferro. È sempre stata un punto importante della storia. Già nel quinto secolo vi fu eretta una chiesa ed è sempre stata considerata in una posizione strategica per contrastare eventuali invasioni di truppe provenienti dal Sempione. Per finire, entrò nei possedimenti di vari vescovi e ordini monastici, che la trasformarono così come la si può ammirare ora con i vari interventi lungo i secoli. Riprendo la marcia e devio dalla strada principale per seguire la traccia proposta da Cycle travel. 
Photo 12: Legro

Photo 13: Legro

Photo 14: Goodbye Orta

Per prima cosa mi fa passare attraverso il paese di Legro, paese dipinto, soprattutto con immagini che ricordano i vari film del passato della storia del cinema italiano. Argomenti ben diversi da quelli che abbiamo trovato a Satriano più riguardanti le favole o gli episodi locali. La traccia segue la ferrovia però ad un certo punto, mi manda per un viottolo di campagna e ad un bivio non la interpreti bene. Pensi che debba essere impossibile che mi possa mandare per uno scaranto e decido che sicuramente quello non è da prendere. Pertanto proseguo e la traccia diventa sempre più stretta, in mezzo a alta vegetazione, finché finalmente vedo un passaggio a livello, e oltrepassato mi ritrovo in mezzo ad un bosco di querce. Osservo bene il navigatore vedo che sono in mezzo a una foresta completamente perso. Percorro la foresta in direzione di una strada e dopo una decina di minuti mi ritrovo praticamente dov'ero prima. Decido di rifare il tratturo e al bivio dello scaranto lo prendo di brutto. Il tracciatore di quella mappa deve avermi sentito anche se inglese. Più proseguivo e più scivolavo sulle foglie bagnate per la pioggia della notte, sassi grossi mi facevano scivolare e saltare di qua di là la bicicletta e i bagagli sballonzolavano. Arrivo finalmente su di una strada e decido di abbandonare completamente la traccia del navigatore. Guardo dov'è la strada normale e cerco di raggiungerla. Da qui il tutto diventa più semplice anche se la salita devo praticamente ancora farla. 
Photo 15: Maggiore lake

Photo 16: Maggiore lake

Raggiungo Nebbiuno e qui mangio e mancano ancora solo 15 km per raggiungere Stresa. Mi arriva una mail che mi preoccupa con una comunicazione da parte dell'hotel che ho scelto per passare la notte. Non è disponibile in quanto ancora chiuso, però mi danno in sostituzione la notte in un'altra loro struttura, che è in riva al lago e di una categoria superiore e cosa voglio di più? Arrivo a Stresa con una bella discesa e cavolo, questo è un hotel da giacca e cravatta! A quanto pare non ci badano più come una volta. Doccia e vado a prendere il battello per andare all'Isola dei pescatori. 
Photo 17: Maggiore lake, Isola Bella

Photo 18: Maggiore lake, Superior island or Fisherman's island

Photo 19: Maggiore lake, Fisherman's island


Photo 20: Maggiore lake, Fisherman's island, the nets

Salgo sul battello mentre ricomincia una leggera pioggerellina. Si passa prima per Isola bella e per poi arrivare all'isola dei pescatori o superiore. Anche se ora è una bolgia di piccoli negozi di artigianato, diciamo locale, e un insieme di ristoranti e bar o altri tipi di locali pubblici, l'sola conserva appieno il suo aspetto di luogo abitato da pescatori, anche se ormai di abitanti ne conta poco meno di una ventina. Interessante osservare il maxi calderone usato dai pescatori per scaldare l'acqua in cui poi tingevano le reti. Così facendo davano alla rete maggiore resistenza e una più lunga durata. 

Photo 21: Maggiore lake, Fisherman's island


Photo 22: Maggiore lake, Fisherman's island, the church

Photo 23: Maggiore lake, Fisherman's island, the church


Giro alla ricerca di angoli che possano soddisfare la mia curiosità fotografica. Interessante anche la chiesa parrocchiale, dove sull'altare appaiono i mezzi busti dorati di quattro vescovi tra i quali Sant'Ambrogio e San Carlo Borromeo, ovviamente un qualche collegamento con la famiglia Borromeo doveva pur esserci chiamandosi isole borromee. Altri interessanti affreschi sulle pareti delle cappelle. 

Photo 24: Maggiore lake, liberty stile hotels in Stresa

Dall'isola si nota, che tutto il lungolago di Stresa è occupato da svariati hotel per la maggior parte in stile liberty, a ricordare che era una delle mete favorite dai villeggianti benestanti e da esponenti del Risorgimento italiano tra la seconda metà del XIX e gli inizi del XX secolo. Rientro che un pallido sole fa capolino in mezzo alle nubi. A domani.
Photo 25: Fisherman's island



E qui il video della giornata















Commenti

Post più popolari