Segesta, la città fondata dai fuggiaschi di Troia

Photo 1: Il tempio dorico di  Segesta

Dopo il nostro ultimo viaggio in bicicletta in Sicilia, abbiamo dovuto recuperare alcune località che non avevamo potuto vedere durante il viaggio dell'anno scorso. La prima di queste è l'antica città di Segesta. La leggenda narra che Segesta sia stata fondata da fuggiaschi provenienti dalla città di Troia distrutta dai Greci. Nella loro fuga fondarono due città molto vicine tra loro: Segesta ed Erice. Segesta fu una delle città siciliane antiche più influenti e potenti, si hanno documenti della sua esistenza già a partire dal IX secolo a.C. Acerrima nemica di Selinunte che è riuscita a distruggere anche attraverso alleanze sempre riuscite. Anche i romani nutrivano una sincera ammirazione per Segesta, anche per via delle stesse radici con Roma, anch'essa fondata da fuggiaschi troiani. Il sito archeologico si trova sul Monte Barbaro in splendida posizione panoramica, dove la vista arriva fino al mare di Castellammare del Golfo. I monumenti più importanti sono il Tempio dorico, situato fuori le mura della città, e l'anfiteatro, sulla sommità del monte.

  Photo 2: Il tempio dorico di  Segesta

Photo 3: Il tempio dorico di  Segesta 

 La prima cosa da visitare è il tempio dorico a pochi passi dall'ingresso. Il tempio risale al V secolo a.C. ed è ben conservato, con 36 colonne tutte intatte. C'è la possibilità di prendere un autobus dal piazzale d'ingresso per salire all'anfiteatro. Salgo a piedi perché sono convinto che non percorrere quei due chilometri sia un modo per perdere zone interessanti. E così vado in una zona dove vedo resti antichi: la Porta di Valle. Non c'è nessun sentiero qui per raggiungere l'anfiteatro. Vedo una casetta in alto e salgo, anche aiutandomi con le mani, su per un pendio. Arrivo praticamente sulla porta del piccolo museo di Segesta. Il guardiano mi guarda stupito e mi chiede come ci sono arrivato dal basso, praticamente una arrampicata! Visito il museo e rimango colpito da alcune piccole ceramiche, tra le quali quella che mi è piaciuta di più è la testa di cavallo.

  Photo 4: L'antica Porta di Valle sulle mura di Segesta

Photo 5: L'antica Porta di Valle sulle mura di Segesta

Photo 6: Il museo, la testa di cavallo in terracotta decorata 

 Riprendo la strada dove incontro vari scavi aperti, qui si continua a trovare nuovi reperti archeologici. Arrivo in cima al Monte Barbaro mentre arriva l'autobus con a bordo, Mariacristina che ha un ginocchio troppo dolorante per percorrere la strada. Visitiamo l'anfiteatro del III secolo aC che, come quello di Siracusa, è stato in parte scavato nella roccia. La vista è incredibile, molto più spettacolare di quella di Siracusa, le quinte del teatro sono il cielo e il mare in lontananza

  Photo 7: L'anfiteatro di Segesta 

Photo 8: L'anfiteatro di Segesta 

Photo 9: L'anfiteatro di Segesta  

 Sulla sommità sono presenti resti romani e medievali con anche quelli di una moschea, segno del dominio islamico sulla Sicilia durato quasi 3 secoli tra l'800 e il 1100 d.C. Torniamo a valle con belle vedute del tempio nei prati circondati dalle mandragole, fiori da sempre considerati magici per via delle loro radici che assumono sembianze umane. Per questa volta solo Segesta è magica!

  Photo 10: La moschea medievale

Photo 11: Resti di epoca romana af Segesta

Photo 12: Dopo 500 km in bicicletta, antichi resti a Segesta   

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