Camere d'aria 2018. Dalmazia Nord: Quinta tappa: Nin

 

 

Photo 1: Dalla costa di Nin verso l'isola di Pag e le alpi Dinariche e più precisamente le Alpi Bebie

 

Quinto giorno del nostro viaggio con sempre un tempo e un sole fantastici. Da Pag ritorniamo a Zara all’ Hotel Delfin. Abbiamo ripercorso a ritroso la strada che da Pag porta a Zara deviando dopo una salita  al 9%, che vi garantisco che con le borse da viaggio e anche il cestino davanti pieni, più di 10 kg, non è cosa facile da fare, vista anche la mia scarsa tenuta atletica. Abbiamo percorso questa strada fino a un incrocio e ci siamo portati verso Nin. Questa, una volta importantissima città, tanto da essere la più antica città della Croazia, era abitata già dai tempi preistorici, poi da coloni greci, dai romani, e infine possedimento della Repubblica di Venezia fino al 1797. Veramente caratteristico come paesino, tralasciando il discorso mare un po' uguale dappertutto, il centro tutto lastricato con strade antichissime, dei resti Romani con il più grande tempio romano dell'adriatico, anche se solo rudere, una cattedrale considerata la Cattedrale più piccola del mondo, veramente caratteristiche e notevoli le altre vestigia come mura, ponti, quasi tutti crollati ma, in rifacimento, veramente belli. Il ritorno da Nin è stato un po' problematico, la via indicata  da  Maps era lunghissimo e ne non abbiamo capito il motivo.  Abbiamo dovuto riprendere gli appunti di viaggio fatti prima della partenza e tracciare una rotta verso la strada che avevamo programmato . A causa di questa deviazione passiamo davanti alla chiesa di San Nicola su una piccola collinetta. Questa chiesa piccolissima è stata costruita nell'XI secolo e la leggenda racconta che qui sono stati incoronati 7 Re croati. Abbiamo proseguito verso Zara o meglio Dokli dove si trova il nostro hotel quasi tutto in pista ciclabile, per fortuna, in quanto il traffico era molto sostenuto e ci siamo veramente goduti i boschi ai lati di questa bellissima strada. Discesa su Dokli per arrivare in riva al mare e prendere nuovamente alloggio all'hotel Delfin. Nuova camera d'aria  con terrazza sul mare dove Cristina adesso sta prendendo il sole. Totale 70 km, 440 metri di dislivello anche oggi, insomma qui la pianura non esiste. Domani prenderemo il traghetto per l' isola di Ugljan per passare all'isola di Pasman e prendere il traghetto per Biograd, dove dormiremo domani sera, tappa intermedia prima di arrivare a Sibenik. A domani ciao.

 

 

Photo 2: Il Paski most il ponte che collega Pag alla terra ferma 

 

 

Photo 3: In lontananza appare la salita che sembra un muro, con l'asfalto tutto fresato per agvolare il traffico invernale con la neva, il chè rendeva ancora più difficoltoso pedalare e salire con le borse pesanti.

 

 

Photo 4: L'inizio del muro, riusciamo ancora a pedalare, ma sarà per pochi metri ancora!

 

 

 

Photo 5: Prendiamo una deviazione dalla via principale da seguire. Ci avviciniamo a Nin passando per strade che costeggiano una serie di canali in prossimità del mare.

 

 

 

Photo 6: Arriviamo a Nin, la città più antica della Croazia, visitatissima da gruppi in bicicletta. Piccolissima, ma con monumenti significativi.

 

 

Photo 7: Una porta sulle mura di Nin

 

 

Photo 8: Le mura di Nin in fase di restauro (2018)

 

 

Photo 9: I resti del tempio romano dedicato a Diana dea della caccia. La colonna è attuale con alcune parti originali (poche)

 

 

Photo 10: Santa Croce, la Cattedrale più piccola del mondo circondata da resti di edifici di epoca romana.

 

 

Photo 11: Nei pressi di Nin, sulla via del ritorno, la Chiesa di San Nicola su di una piccola collina in mezzo ad una palude, tanto che per visitarla si deve passare su di un percorso fatto di assi di legno. La leggenda dice che qui vi sono stati incoronati 7 Re Croati.

 

 

Photo 12: Come sempre spettacolari i tramonti a Diklo vicino a Zara

 

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