Photo 1: Tramonto a Diklo-Zara (foto di Mariacristina Fossa la mia compagna di viaggi in bicicletta)
Primo giorno del nostro viaggio. Da Vicenza a Zara 580 km, naturalmente in macchina.Il progetto è di esplorare in bicicletta alcune isole Dalmate. Raggiungeremo Zara e a raggio esploreremo varie isole raggiungibili con i traghetti che circolano in questa stagione. Poi andremo a Sibenik e esploreremo alcune isole più meridionali, per poi nel ritorno andare a Lussino. Pertanto toccheremo queste isole: Lunga, Ugliano, Pasmano, Pago, Puntadura, Zuri, transiteremo per le isole di Arbe, Veglia e Cherso, per l'ultima esplorazione a Lussino. Poco meno di 500 km ma, saliscendi continui, anche se sono stato attento a non mettere mai salite che superino i 100 metri di dislivello, anche perchè ho paura di giocarmi la morosa!! Ci divertiremo Mariacristina come sempre!!! La nostra camera d'aria è l'hotel "Delfin" scritto con la f e non con ph. Un bel tre stelle in riva al mare con veduta spettacolare sulla Rada di Zara e con le isole sullo sfondo che andremo a visitare nei prossimi giorni. Abbiamo sballato le biciclette dalla macchina e siamo andati a fare un giro per il centro storico di Zara. Città in stile veneziano con vestigia anche romane e devo dire che mi ha impressionato e entusiasmato. La cosa più particolare è senz'altro l'organo del mare. Le onde infrangendosi sugli scalini del porto entrano sotto gli scalini stessi e attraverso l’aria che viene mossa ci sono delle canne d'organo che emettono dei suoni. A un certo punto abbiamo visto un correre di persone verso l'organo,in quanti stava arrivandi il traghetto. Chiaramente l'organo emette molti più suoni quandi le onde sono più potenti. Vi mettiamo alcune foto e anche un piccolo filmatino dell’ organo. Divertitevi! Photo 2: Le autostrade croate corrono all'interno, al di là della cresta montuosa che scende a volte a picco sul mare per quasi tutta la costa nord della dalmazia, raggiungendo anche altezze attorno ai 1300 metri
Photo 3: L'autostrada abbandonando l'interno scende verso il mare in prossimità di Zara. Lo spettacolo è incredibile, monti e mare si mescolano tanto che il mare assomiglia più ad una serie di grandi laghi di montagna.
Photo 4: Il piccolo porto di Diklo davanti al nostro hotel
Photo 5: Il nostro hotel in stile marinaro, ci sembrava di essere all'interno di una cabina di uno Yacth
Photo 6: Caratteristica sala da pranzo all'aperto dell'hotel Delphin. Da notare la cura dei particolari, come piccoli quadri fatti dalla titolare che richiamano temi marini o la città di Zara.
Photo 7: Prima biciclettata verso Zara. Abbiamo costeggiando il mare fino ad arrivare al ponte che collega la penisola dove sorge la città antica.
Photo 8: Come altre città dalmate le influenze delle varie dominazioni è molto chiara. Dalla dominazione romana, che si può trovre in alcuni resti archeologici, a quella veneziana ancora molto presente come stile architettonico nelle case del centro, per finire con quella austriaca riscontrabile in edifici fine 1800. Loggia della Gran Guardia, del San Micheli, costruita nel 1562 , sopra è stata edificata la torre dell’orologio.
Photo 9: Palazzo nella Piazza dei Signori. Come praticamente in tutte le città venete, il punto principale dei aggregazione era la Piazza dei Signori e anche a Zara non manca.
Photo 10: La chiesa di Santa Maria. Fu fondata nel 1066 e rifatta in stile rinascimento veneziano nel XV secolo.
Photo 11: Porta di terra delle difese veneziane della città. Tutte le antiche mura e edifici di difesa veneziane della Dalmazia sono inserite nell'elenco del Patrimonio dell'Umanità Unesco
Photo 12: Il piazzale dell' organo marino
Photo 13: Mariacristina, in silenzioso ascolto, sui gradini che compongono l'organo marino. Il mare con il suo moto ondoso fa vibrare le canne di un organo posto a livello dell'acqua emettendo un continuo dolce suono.
Photo 14: Statua di Spiridione Brusina zoologo e malacologo nato a Zara. Lui non sembra molto allegro, peccato, noi siamo molto allegri!
Photo 15: Tramonto a Diklo guardando verso le isole di Ugliano, Rivani e Sestrugno
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