Camere d'aria 2022. Corsica tappa 2

Sveglia alle 6.30, nessun rumore proviene dall'esterno, il mare è piatto e praticamente le onde neanche arrivano a riva. Il silenzio è irreale, uno specchio blu profondo con le ombre lunghe della mattina sulla spiaggia. Mi alzo e vado a fare delle foto alla Cittadella con la luce del mattino che sa di caldo, un arancio che tocca anche i tetti di ardesia delle antiche costruzioni del paese. Limpidi i profili sia del deserto des Agriates che  quello del Capo Corse. Rientro per la colazione, in vero non molto abbondante per €11, con mancanza assoluta della parte salata  che per noi ciclisti è indispensabile. Riusciamo a partire molto presto per i nostri standard abituali verso le 9:30. Ci attende subito appena fuori dal paese di Saint Florent la salita che ci porterà verso il deserto des Agriates.

Questo percorso,  sia dalle guide, che dai racconti di chi l'ha percorso, ci mette un po' di preoccupazione, per la ripidità della salita e per la lunghezza della strada. A detta di molti non presenta alcun punto di ristoro o alcuna possibilità di rifocillarsi non essendoci  attraversamenti di paesi. Infatti anche guardando la mappa ho la sensazione che quanto mi è stato raccontato corrisponda alla verità. La salita è  senza alcun problema, con la pendenza sempre costante e non molto dura. Troviamo parecchi borghi con anche qualche trattoria o punto di ristoro pertanto, al contrario di ciò che pensavamo non stiamo trovando alcuna difficoltà nel percorrere questa strada. Cosa ben diversa se volessimo, giunti sul pianoro sommitale,  scendere verso le spiagge del deserto des Agriates, minimo 12 km di strade non asfaltate con 350 mt di dislivello per raggiungere una spiaggia, il tutto con fondo sabbioso e con grosse pietre. Onestamente per noi  non ne vale assolutamente la pena, anche per poi non tuffarsi nemmeno in acqua! Il paesaggio è maestoso, con evidenti tracce di coltivazioni di cui era coperto un tempo questo deserto, era praticamente Il granaio della Corsica. Ora è quasi del tutto abbandonato, anche se si intravede ancora qualche coltivazione, ma non di grano. Alcune rocce elevate spuntano qua e là in mezzo  alla pianura rendendo ancora più spettacolare il paesaggio. Passiamo nel punto più alto a 360 m e ci fermiamo per alcune foto che andranno ad aumentare gli album delle nostre conquiste. Cominciamo la discesa e in effetti la parte verso L'Ile Rousse, che il nostro obiettivo odierno, è molto più disabitato, in particolare fino a che non si arriva sulla strada statale T30, trafficatissima di auto velocissime. Fortunatamente, essendo una strada di forte comunicazione, sulla destra ha sempre una banchina ben transitabile con le biciclette. Il mare lo ritroviamo vicino alla spiaggia dell'Ostricon ed effettivamente il colpo d'occhio è incredibile.  Questa lingua di sabbia, che crea una mezzaluna, è contornata dal blù profondo del mare con tutte le sue  diverse tonalità, e con le rocce sullo sfondo del deserto des Agriates. Proseguiamo sulla statale che corre alta sopra al mare, sempre a strapiombo con vedute che continuano a cambiare ad ogni curva della strada. Pensavamo di aver finito le salite, ma è un susseguirsi di piccoli scollinamenti che poi scendono fino al mare. Siamo risaliti 5-6 volte dal mare film 60 100 metri sopra il livello del mare. Sosta sulla spiaggia enorme, con una sabbia bianchissima, di Lozari, dove qualche turista fa veleggiare il proprio kitesurf. Devo dire che gli ultimi due strappi sono stati piuttosto duri, probabilmente per la fatica accumulata durante la giornata, ma anche perché forse sono proprio i punti con le maggiori pendenze del percorso di oggi. L'ultima salita nel paese di Monticello ci fa esaurire le sommità energie residue. Attraversiamo nello scollinare anche la ferrovia e poi giù con una calata verso L'Ile Rousse. Una città che ha poco a che fare con la natura e la storia corsa, in quanto è stata costruita appositamente dai rivoltosi corsi alla metà del 1700 per avere un porto non in mano del nemico genovese, poi arrivarono i francesi chiamati da Genova e ancora i corsi li combattono. Non presenta particolari monumenti o altro di rilievo. Qui fanno scalo i traghetti provenienti dalla Francia. L'hotel Escale ci accoglie proprio vicino al porto, da dove domani mattina potrò facilmente raggiungere l'isola di ile Rousse collegata alla terra ferma con un ponte, almeno così credo, ma questa sarà la storia di domani. Oggi 47 Km e 580 m. di dislivello.

La Cittadella di Saint Florent
I tetti a lastre delle case più antiche
Mattina presto verso il deserto des Agriates
Il deserto des Agriates
Il deserto des Agriates
Il deserto des Agriates
Noi due sul passo
Plage dell' Ostricon
Pausa pranzo banane e pesche
Spiaggia di Lozari
Spiaggia di Lozari
Spiaggia di Lozari
Spiaggia di Salicorne
Verso L'Ile Rousse
Dal lungo mare de L'Ile Rousse

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